Piccoli e Grandi visionari
Rivolto ai bambini/ragazzi dai 5 ai 18 anni
Un laboratorio di 4 incontri (3 – 4 ore ciascuno) per scoprire, creare e unire tra loro le immagini che si trasformeranno gradualmente, magicamente in altro…..
Il bambino si racconta attraverso una storia immaginata, si fa domande molto profonde a cui cerca di dare risposte mediante un racconto inventato, personaggi fantastici e luoghi dell’anima; si muove in un eterno nuovo costante divenire, cerca di coordinarsi per riuscire a rappresentare fuori quello che percepisce sempre più chiaramente dentro.
“Occorre far capire che finché l’arte resta estranea ai problemi della vita, interessa solo a poche persone.“ Bruno Munari
Ci divertiremo ad inventare, creare e rappresentare la nostra storia con carta, colori, stoffe, materiale di riciclo, macchina fotografica, telecamera e personal computer.
Finalità del laboratorio
Il percorso si basa su un’idea fondamentale: quella di sostenere il naturale desiderio di imparare che è presente in ogni bambino. Il primo compito dell’educatore è così quello di emanare il desiderio di conoscere. Molti studiosi hanno osservato come i bambini apprendono con gioia, instancabilmente, in ogni momento della loro giornata fin dalla nascita. L’opportunità, o meglio, la necessità di apprendere ci accompagnerà per il resto della nostra vita.
Proprio per questa ragione, l’esperienza avverrà in maniera graduale, spontanea e soprattutto, orientata allo sviluppo di nuove attitudini: creare un nuovo passaggio, proponendo loro un’attività che li aiuti a raccontarsi, a manifestare ciò che sono e ad imparare dalle esperienze degli altri, con gli altri.
La mediazione e l’osservazione sono gli strumenti che consentono ai docenti di individuare le eventuali difficoltà del bambino e, avendole precedentemente osservate mediante un ascolto attivo, sono in grado di creare ambienti, contesti e circostanze in cui il bambino è disponibile ad apprendere e conoscere, in cui è possibile orientarlo affinché possa
organizzare in modo proattivo la propria esperienza ad acquisire un apprendimento alla sua portata.
1° incontro
Inventiamo la nostra storia rispondendo a 5 semplici domande: Quando? Dove? Come? Perché? Come finisce?
(DISEGNI dei bambini e FOTO del fotografo per documentare).
“Io sono un essere unico e speciale libero di esprimermi e di raccontarmi sinceramente attraverso una storia”.
2° incontro
Raccontiamo una storia inventata ad un compagno e lui la disegna per me.
“Se conosco ciò che ti piace ti conosco meglio”.
(DISEGNI dei bambini e FOTO del fotografo per documentare).
Posso scegliere un compagno con cui condividere la mia storia.
Il compito dell’educatore è di far emergere e di sottolineare l’incanto della condivisione, della ricchezza comune, lo sviluppo di un ascolto più attento di se stessi e dell’altro.
3° incontro
La storia comune: un cerchio magico per inventare il proprio personaggio, insieme creeremo la struttura, getteremo le basi per la realizzazione e l’interpretazione della nostra storia.
(DISEGNI dei bambini e FOTO del fotografo e dei bambini per documentare).
L’insieme è maggiore delle singole parti.
La magia che si vuole produrre è quella di riconoscere l’importanza dell’insieme: ognuno è un essere unico e speciale e questa risorsa può esistere ed emergere grazie all’insieme che ti restituisce te stesso migliorato, arricchito, più responsabile e tollerante.
Il 3° incontro rappresenta un passaggio molto importante perché è un punto di “svolta”, da questo momento in poi si aiuta il bambino a comprendere le tappe fondamentali per realizzare un progetto. Sono tre gli ingredienti necessari: la fantasia (parte emotiva, creativa), la procedura (parte intellettuale, la visione), un fare operativo (parte fisica, la concretizzazione).
4° incontro
Il grande giorno: realizzeremo la nostra storia, la fotograferemo, la filmeremo…ci saranno attori, registi, fotografi, cameraman, scenografi…e tutto questo lo faranno i bambini!!!
Realizziamo la struttura e rappresentiamo la storia attraverso il nostro corpo, i nostri pensieri che si trasformano in dialoghi, le nostre emozioni, la fierezza di aver preso parte ad un progetto.
Mediante materiali di riciclo, l’obiettivo è di orientare il bambino a sviluppare una sintesi efficace (confrontarsi con il tempo): cosa, nella semplicità, può rappresentare ciò che vuoi essere, lo scenario, l’oggetto che vuoi realizzare?
All’interno di questo ultimo passaggio è importante riconoscere che darsi un ruolo significa occupare una posizione che prevede delle regole, un’attenzione, una sensibilità, sapere aspettare od intervenire al momento giusto previsto dalla storia stessa e dall’insieme di cui faccio parte.
Supporti
Il lavoro (oltre ai materiali già menzionati nei passaggi precedenti) é svolto con l’ausilio di macchine fotografiche digitali, video camera e p.c. e sarà coordinato e sostenuto da un esperto perché fotografare è un’arte ed è importante guidare il bambino a cogliere le sfumature, indirizzarlo a comprendere come fermare quell’attimo che lui stesso desidera, intenzionalmente, fotografando e/o filmando, esprimere nel racconto.
E’ fondamentale rendere la novità una ricerca sensibile, un elemento di curiosità ad apprendere e conoscere un nuovo strumento di espressione con una mutata attitudine.
Risultati sperimentati